I consigli di tre apicoltori molisani per assaporare i migliori abbinamenti tra formaggi e mieli.
Fin dall’antichità l’uomo è andato alla ricerca di miele. La sua dolcezza e la sua natura, frutto del prezioso lavoro delle api, hanno sempre affascinato ed attratto. Un mondo organizzatissimo, quello degli insetti a strisce, che riescono a volare in un raggio di circa 7 chilometri, per scegliere il nettare contenuto nei fiori, che con i loro boccioli colorati e profumati le seducono e le invogliano alla raccolta. Nell’alveare avviene il miracolo della trasformazione nel “nettare degli dei”: il miele.
Nei fiori, le api trovano anche il polline, che trasportano con la forza delle loro piccole zampe. Baciano una corolla, poi ne accarezzano un’altra e in una danza perfetta danno origine all’impollinazione, indispensabile per la produzione del nostro cibo: circa il 75 per cento di ciò che arriva in tavola è impollinato dalle api.
A seconda delle essenze floreali che visitano nelle loro interminabili ricerche quotidiane, riescono a produrne diverse varietà. E sono queste prelibatezze – il miele di acacia o di castagno, il miele di girasole, di sulla, di eucalipto e le tante tipologie del “nettare degli dei” – che esaltano i formaggi quando si vuole offrire ad un amico o ad un ospite qualcosa di speciale da degustare.
In un solo giorno, le api di un alveare possono visitare fino a 225mila fiori. Per produrre un chilo di miele percorrono quasi 150mila chilometri, compiendo, si potrebbe osare, per quasi quattro volte il giro del pianeta. È un universo straordinario quello delle api e del miele.
Senza le api, oltre alla frutta, alla verdura, ai semi e agli oli, neppure il latte che le vacche dei nostri allevatori producono ogni giorno per dare origine ai nostri formaggi sarebbe possibile. Gli insetti impollinano i foraggi dei pascoli, di cui gli animali si nutrono e che scelgono con meticolosità, proprio come le api selezionano i fiori per fare il miele.
Per questo, in linea con la rubrica dedicata agli abbinamenti che stiamo portando avanti sul nostro Blog “Formaggi Vivi”, abbiamo intervistato tre apicoltori molisani, pronti a consigliarci come degustare i formaggi con i diversi mieli.
GLI ABBINAMENTI DELL’APICOLTORE MARCO CACCIAVILLANI
Marco Cacciavillani ha una fattoria multifunzionale tra le campagne di Agnone, dove le api sono protagoniste. Si chiama A.M.A. Green (Alto Molise Agnone) e si trova in contrada Vallocchie. È un grande parco verde dove le api di circa 50 arnie si nutrono delle essenze spontanee della vegetazione altomolisana, in compagnia di due asini che guidano grandi e piccoli in passeggiate nella natura e di spazi dedicati alla didattica green, all’aromaterapia, al turismo rurale. Marco conduce le persone in percorsi di conoscenza dell’ambiente naturale che ci circonda, importantissimo ed indispensabile come per api così per le vacche, per il latte, per la produzione agricola e per il miele. La sua è un’apicoltura per lo più stanziale, che definisce “apicoltura di montagna”.
Gli abbinamenti tra formaggio e miele, che ci propone:
Melata di abete bianco – pianta tipica dell’Alto Molise – con Caciocavallo di Agnone.
Miele di biancospino e rosa canina, da abbinare a formaggi stagionati o alla Ricotta. È un miele aromatico con retrogusto piccante, che esalta il sapore del formaggio.
GLI ABBINAMENTI DELL’APICOLTORE FABIO BATTISTA
Fabio Battista ha circa 150 alveari nelle vallate di Poggio Sannita (IS), vicino ad uliveti ed erbe foraggere. Produce mieli millefiori. Le sue api raccolgono il nettare tra i fiori dei foraggi, erba medica, lupinella, trifoglio e poi piante spontanee come il melitoto e la borragine, contribuendo ad una ricchezza di sapori essenza del territorio. Da gennaio le api si nutrono di boccioli di nocciolo selvatico, a primavera passano tra le variegate fioriture, poi a settembre sulle edere in fiore. Fabio produce dai 15 ai 30 quintali di miele l’anno.
Gli abbinamenti tra formaggio e miele che Fabio Battista ci propone sono tra i formaggi stagionati e il miele millefiori, ma consiglia anche di osare, accompagnando il suo miele con la Stracciata, per un aperitivo originale e buonissimo. Il miele di Fabio Battista lo trovate anche nel nostro negozio di Agnone.
GLI ABBINAMENTI DELL’APICOLTORE NAZARIO FANIA
Nazario Fania è un grande estimatore di miele ed è un esperto delle produzioni di mieli monoflora. Fa nomadismo, sposta le sue arnie per inseguire le fioriture e dare origine a diverse tipologie del “nettare degli dei”. I suoi circa 100 alveari sono dislocati tra i paesi del Basso Molise e l’Alto Vastese, a Castiglione Messer Marino, dove ha la postazione a più alta quota: a 1600 metri di altitudine. L’apicoltore sostiene la valorizzazione delle risorse naturali, della flora spontanea e del patrimonio delle api, all’insegna della salvaguardia della biodiversità del territorio molisano. Collabora con botanici ed altri esperti per cercare le migliori fioriture a diverse altitudini. In collaborazione con alcuni veterinari ha portato le sue arnie tra le colline intorno ad Agnone, per aiutare l’impollinazione dei foraggi, indispensabili per produrre latte di qualità. Nazario ha creato per i suoi mieli confezioni in cui indica gli abbinamenti tra formaggi e miele. In ogni confezione ci sono quattro varietà di mieli per preparare taglieri da accompagnare con i formaggi.
Tra gli abbinamenti che ci propone ci sono:
Miele di sulla e miele di acacia con la Ricotta.
Miele di coriandolo e miele millefiori con il Caciocavallo di Agnone.
Miele di sulla e miele di girasole con Formaggio primo sale.
Non resta che provare e sperimentare, con dolcezza.