Visita ad Agnone in occasione della Festa dei Fuochi Rituali del 6 dicembre 2025 e della ‘Ndocciata del 13 dicembre la mostra di Francesco Zizola “Ignis Custodes”, che ha ritratto i custodi dell’arte casearia del Caseificio Di Nucci.
Dicembre è il tempo in cui ad Agnone arde il fuoco che crea, trasforma, unisce. È il fuoco sacro che il 6 dicembre 2025, con la Festa dei Fuochi Rituali, ed il 13 dicembre 2025 con l’emozionante rito della ‘Ndocciata, diventa il custode silenzioso di un’identità millenaria. Nelle fiamme danzanti si riflettono le radici pastorali legate al mondo della Transumanza e la comunità dell’Alto Molise offre al mondo le proprie tradizioni, i sapori che parlano di terra e tempo, la bellezza di un patrimonio artistico e naturale che chiede solo di essere esplorato.
Ed è il fuoco, con la sua sacralità, che dà vita alla mostra “Ignis Custodes” del fotografo di fama internazionale Francesco Zizola, curata dall’associazione Il Cavaliere di San Biase, ed allestita nello storico Palazzo San Francesco, che vi invitiamo a visitare in occasione dei due grandi eventi e magari dopo avervi accolti nel Museo di Arte Casearia e della Transumanza del Caseificio Di Nucci. Occasioni diverse eppure legate da un filo invisibile, per reinterpretare il senso ancestrale del fuoco.

“Ignis Custodes” si inserisce nel terzo capitolo del progetto fotografico in corso d’opera di Zizola dal titolo “Hybris”, dedicato ai quattro elementi Acqua, Aria, Terra, Fuoco, in cui il fotografo restituisce una personale ridefinizione del rapporto tra uomo e natura. La mostra è infatti il frutto di una residenza d’artista ad Agnone in cui Francesco Zizola ha avuto modo di immergersi nella cultura del fuoco, quell’elemento primordiale che da sin dalla notte dei tempi abita tra le mani di artigiani, artisti e contadini che hanno imparato a sfruttare il potere trasformatore delle fiamme manipolandolo in una perfetta combinazione di rispetto per gli elementi della natura. In questa terra tenace, Zizola ha trovato ciò che cercava: custodi del fuoco, custodi della memoria, guardiani instancabili che hanno preservato conoscenze antiche, tramandandole come fiaccole accese di generazione in generazione.
Il fuoco è elemento imprescindibile nella cultura e nelle tradizioni agnonesi. È qui che nascono le campane della Pontificia Fonderia Marinelli, tra le più antiche del mondo, fuse a mille gradi nelle fornaci che ardono come piccoli vulcani domestici. Il bronzo scorre incandescente, docile e ribelle insieme, negli sguardi di maestri campanari che conoscono il linguaggio segreto del metallo. E mentre il bronzo si raffredda prendendo forma e voce, poco distante il Caciocavallo di Agnone del Caseificio Di Nucci nasce da un altro fuoco: quello che riscalda il latte crudo, trasformandolo nella pasta filata bollente che i casari tirano e modellano con gesti rituali. E poi c’è il fuoco delle ‘ndocce, torce imponenti che squarciano il buio di dicembre come meteore terrestri, in una sfilata coinvolgente e appassionata che è calore, condivisione, comunità. Tre manifestazioni dello stesso elemento primordiale: il fuoco che fonde, il fuoco che cuoce, il fuoco che illumina.

Siamo profondamente onorati che alcuni componenti della famiglia Di Nucci, Franco Di Nucci e i figli Antonia e Francesco, siano stati ritratti da Zizola tra i custodi del fuoco, insieme agli ‘Ndocciatori e agli artigiani della Pontificia Fonderia Marinelli. Altre fotografie sono dedicate a ciò che nasce dal fuoco, come il Caciocavallo di Agnone. Sono immagini che non si limitano a documentare, ma invitano a riflettere attraverso metafore luminose, memorie che ardono ancora, elementi primordiali che continuano a plasmare la vita. Negli scatti in bianco e nero di Zizola, carichi di pathos e suggestione, accade qualcosa di straordinario: il latte crudo che viene lavorato per diventare Caciocavallo di Agnone assume le sembianze di pianeti e lune perdute nel profondo buio del cosmo, rimandando all’origine stessa dell’universo. In queste immagini potenti, negli sguardi fieri dei nostri custodi dell’arte casearia, che si tramanda da ben 11 generazioni, il lavoro di trasformazione del latte in formaggio nel caseificio diventa origine di un miracolo quotidiano. Le mani dei casari si muovono come quelle di alchimisti cosmici, plasmando galassie di sapore che stagionano lentamente, conquistando complessità e carattere come stelle che brillano sempre più intense nel loro invecchiare.
La mostra “Ignis Custodes” sarà visitabile per tutto il mese di dicembre 2025 nello storico Palazzo San Francesco (dal lunedì al sabato dalle 9:00 alle 13:00 e il sabato pomeriggio dalle 15:30 alle 18:00 – 5 euro a persona, riduzioni per gruppi e gratuito fino a 18 anni). Nei weekend del 6 dicembre, in occasione della quarta edizione della Festa dei Fuochi Rituali, e del 13 dicembre, per la ‘Ndocciata, vieni ad Agnone e lasciati avvolgere da questa atmosfera unica. Prenota qui https://www.caseificiodinucci.it/visite-guidate-e-degustazioni/ la tua visita guidata al Museo di Arte Casearia e della Transumanza scegliendo tra le differenti esperienze.

Ti aspettiamo!
Credit immagine di copertina: Eleonora Mancini.






