La storia della famiglia Di Nucci è la storia del Caseificio Di Nucci, di generazioni dedite all'arte casearia. Una storia che parte da lontano e che arriva sino ad oggi.
L’Alto Molise da sempre è terra di pascoli, di bovini, di pecore, di pastori, di transumanza. La storia di Capracotta, piccolo e caratteristico centro di montagna a 1421 metri sul livello del mare, è la storia di questa tradizione e di questa cultura agro-pastorale, con tutti i suoi miti e le sue devozioni. Nell'immaginario collettivo capracottese c'è una moltitudine di greggi, di cavalli, di muli, di butteri, di pastori, di massari e di profonda fede religiosa. Come la chiesa Matrice costituisce un monumento alla civiltà della transumanza, così la chiesetta della Madonna di Loreto è il posto della benedizione, degli arrivi, degli abbracci, dei saluti e delle dolorose partenze lungo le strade erbose dei tratturi, attraversate dagli animali e dai pastori transumanti. Questo è il mondo dei massari della famiglia Di Nucci che per molte generazioni hanno svolto il ruolo di conduttori di aziende della transumanza, sempre di meno in arrivo e sempre di più in partenza per altri territori.

Una storia di famiglia, quella della famiglia Di Nucci, reinterpretata con innovazione dal figlio di Antonio, Franco Di Nucci, oggi titolare del Caseificio ed ideatore del primo impianto caseario ad Agnone. Dopo alcuni decenni di presenza produttiva nel primo laboratorio al centro della città, nel giugno del 2000 l'attività viene infatti trasferita nella nuova sede nell'area artigianale di Agnone, dove tutt’ora si trova.
Affiancato dal solido sostegno della moglie Rosetta, della primogenita Serena e degli altri suoi due figli Antonia e Francesco Glauco, con dedizione, passione, cultura e lungimiranza, Franco Di Nucci ha ampliato l’attività, rafforzando la rete di allevatori fornitori del caseificio e formando generazioni di maestranze locali, giovani del posto cresciuti nel laboratorio artigianale di Agnone.
