Agnone celebra il Patrono dei Cuochi d’Italia

Tre giorni di eventi dedicati a San Francesco Caracciolo.

ll 4 giugno la serata clou dell’iniziativa Suoni e Sapori.

Sono arrivati il 2 giugno ad Agnone, in Alto Molise, i pellegrini che ogni anno rinnovano il cammino sui luoghi di San Francesco Caracciolo, il Patrono dei Cuochi d’Italia, morto nella nostra cittadina il 4 giugno del 1608.

Per l’occasione, Agnone dedica una serie di eventi, racchiusi nella rassegna “Suoni e Sapori” dal 2 al 4 giugno 2019, al Santo protettore della gastronomia italiana.

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La giornata principale sarà il 4 giugno, quando, a partire dalle 18.00 il Vescovo della Diocesi di Trivento Claudio Palumbo, celebrerà la liturgia nella Chiesa dell’Annunziata. A seguire, ci saranno gli interventi dell’assessore al turismo Edmondo Amicarelli e del nostro Franco Di Nucci, delegato dell’Accademia Italiana della Cucina di Isernia, il quale farà un excursus sul cibo locale, con collegamenti storico-culturali legati alla figura di San Francesco Caracciolo.

Di sera, a partire dalle 20.30, nella cornice di Palazzo San Francesco i cibi locali saranno protagonisti di una gustosa interpretazione a cura dei maestri di cucina Stefania Di Pasquo della Locanda Mammì, Umberto Masciotra del Ristorante Terra Mia e Mirko Salvatore del Ristorante La Panonda. Non mancherà la musica. Si esibirà, infatti, il duo musicale Contaminazioni Project formato dalla cantante Nicole Massanisso e il chitarrista Paolo Mignogna.

 

Il costo della cena è di 25 euro a persona. Per info e prenotazioni: 324 7783541

 

CHI ERA SAN FRANCESCO CARACCIOLO, PATRONO DEI CUOCHI D’ITALIA

 

San Francesco Caracciolo è nato a Villa Santa Maria (CH), in Abruzzo, il 13 ottobre del 1563 da una famiglia nobile. Era un principe ma scelse la via della conversione religiosa, prendendo voti a Napoli. Diventato “mendicante” con il nome di Francesco in onore al Santo di Assisi, si dedicò alla cura dei poveri, dei malati, dei condannati a morte e delle loro famiglie. Nel 1588 fondò l’Ordine dei Chierici Regolari Minori (detti “Caracciolini”).

San Francesco Caracciolo, patrono dei cuochi d'Italia

Per ben 3 volte viaggiò in Spagna, dove trascorse complessivamente dieci anni. Nel 1608, di ritorno da un pellegrinaggio a Loreto, giunse ad Agnone, invitato dai padri dell’oratorio, i quali, desiderando unirsi all’Ordine religioso, gli avevano chiesto di aprire una casa nella loro Chiesa dell’Annunziata. Ma colto da una febbre improvvisa nell’attuale Palazzo dei Filippini di Agnone, il 4 giugno morì.

Si narra che il cuore di San Francesco Caracciolo fu nascosto dai monaci nella Chiesa dell’Annunziata di Agnone e non è stato mai ritrovato. Nel 1996, per la riconosciuta professionalità nell’arte culinaria dei cuochi di Villa Santa Maria, le cui origini si fanno risalire alla famiglia Caracciolo, dopo una consolidata venerazione del Santo da parte dei cuochi villesi e italiani, con la richiesta della Federazione Italiana Cuochi e con l’approvazione della Conferenza Episcopale Italiana, la Santa Sede ha dichiarato San Francesco Caracciolo Patrono dei Cuochi d’Italia.

In estate, ad Agnone si può visitare il “Percorso emozionale di suoni e immagini nei luoghi della memoria: Il Principe Mendicante”, su prenotazione. La mostra ricostruisce con le foto di Luigi Spina il percorso seguito da San Francesco Caracciolo tra Napoli e Roma e poi a Villa Santa Maria ed Agnone, affidandosi al tema del viaggio tra storia, arte, paesaggio e fede.

La mostra si trova a Palazzo dei Filippini, nel cuore del centro storico di Agnone, dove vicoli suggestivi ed antichi palazzi con richiami veneziani fanno da sfondo all’identità della città, perla di cultura ed artigianato.

Il viaggio poi continua tra gli odori e i sapori del laboratorio del Caseificio Di Nucci, tra le cantine di stagionatura e nel Museo di Arte Casearia e della Transumanza, per terminare con una degustazione di formaggi.

 

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