L’incontro d’amore tra il Peperone dolce di Altino (CH), frutto di un territorio protetto in Abruzzo, e i formaggi tradizionali del Molise del Caseificio Di Nucci.
Nei giorni in cui si festeggia l’amore, in vista di San Valentino, vogliamo celebrare un matrimonio gastronomico, quello tra i nostri formaggi tradizionali e il Peperone dolce di Altino (CH). Un connubio nato da due terre simili per sapori e ospitalità: il Molise e l’Abruzzo. Un’unione da cui è stata forgiata la nostra gamma di formaggi con peperone secco dolce di Altino, che impreziosisce la collezione casearia del Caseificio Di Nucci e le tavole di chi vuole approfittare della festa degli innamorati per deliziarsi con questi formaggi particolari.
Le note leggermente speziate del Peperone di Altino arricchiscono la pasta morbida del Caciocavallo di Agnone, della Scamorza e del Primo sale, donando una nota cromatica di grande effetto in antipasti, finger food e su taglieri gourmet. Un effetto sorpresa assicurato in una cena romantica oppure in famiglia. Inoltre, il Peperone dolce di Altino è un Presidio Slow Food e si sposa bene con il Caciocavallo di Agnone, che fa parte dei prodotti dell’Arca del Gusto della Fondazione Slow Food per la Biodiversità.
Ma da dove nasce questo incontro d’amore e di gusto?
Da un territorio la cui identità ci accomuna. Si trova nel vicino Abruzzo, nella valle tra i fiumi Sangro e Aventino, sotto lo sguardo della Majella, il secondo massiccio montuoso più alto degli Appennini. È qui che il piccolo paese di Altino dà il nome ai Peperoni dolci, dalla forma di un “cappello di mago” e dal colore rosso intenso. I peperoni nascono e crescono solo in questo territorio, nell’oasi naturalistica di Serranella, area naturale protetta dal WWF che si estende intorno al Lago di Serranella.
Ad averli riscoperti e tutelati, l’Associazione del Peperone Dolce di Altino Oasi di Serranella, nata nel 2009 per studiare, sviluppare e valorizzare questo prodotto autoctono che ora insaporisce i nostri formaggi del Molise. Vicepresidente referente produttori dell’associazione è Annamaria D’Alonzo, titolare dell’azienda agricola Terrafonte, da cui provengono i peperoni che danno origine ai formaggi con Peperone dolce secco di Altino del Caseificio Di Nucci.
«Negli anni Novanta – spiega Annamaria D’Alonzo – alcuni studiosi si sono accorti che questo prodotto nasce solo nel nostro territorio, tramandato da generazioni di contadini, che lo raccoglievano e lo riproducevano. Lo stesso fenotipo è riprodotto da decenni. Di qui la nascita dell’Associazione, con specifico disciplinare di produzione che tutela il Peperone dolce di Altino, in quanto coltivabile esclusivamente in questa terra».
Un solo territorio per il Peperone dolce di Altino.
Sono circa 20 i produttori, che coltivano circa 100mila piante (secondo i dati di produzione del 2019). Si comincia tra febbraio e marzo con la semina e la messa a dimora, poi tra aprile e maggio le piante vengono trapiantate nei campi e ad agosto inizia la raccolta dei peperoni, per poi passare all’essiccazione, la tostatura in forno, la trasformazione e la vendita.
Grazie al disciplinare di produzione dell’Associazione, la vita del prodotto viene regolata in tutte le sue fasi e restano immutabili i metodi di produzione classici tramandati da generazioni di agricoltori.
L’azienda agricola Terrafonte, un’azienda di famiglia come la nostra, produce e trasforma i Peperoni dolci di Altino con metodi artigianali, a mano. E crea così sottoli, marmellate, confetture, sali e spezie, oltre ad intrecciare le tipiche collane rosso peperone, spesso messe ad essiccare davanti all’uscio delle case. Delizie che rappresentano la cultura contadina e genuina locale, con ricette tipiche – come “foje e pizza” (verdura con pizza di granturco e peperone crusco) – che abbracciano il territorio abruzzese e molisano.
Il Peperone dolce di Altino viene utilizzato per insaporire salumi tradizionali, come ad esempio la ventricina, la pasta, il pane e il formaggio, come nel nostro caso. Si può usare anche per fare i dolci. «Prepariamo confetture di peperone – spiega Annamaria dell’azienda Terrafonte -. Il peperone è molto saporito in abbinamento al cacao. C’è per esempio il Parrozzo, dolce tipico abruzzese ricoperto con il cioccolato, con il nostro peperone. E poi le zuppe, come la zuppa di zucca, patate e Peperone dolce di Altino».
Il Museo del Peperone.
Per completare il viaggio nel mondo del Peperone dolce di Altino e nei sapori più autentici del territorio di confine tra Abruzzo e Molise, si può visitare il Museo del Peperone ad Altino e poi giungere ad Agnone per esplorare il nostro Museo di Arte Casearia e della Transumanza, o viceversa. Altino ed Agnone distano 50 km.
Il Museo del Peperone è un luogo in cui si custodisce la memoria storica del Peperone dolce di Altino. È stato progettato dall’architetto Giuseppe Manzi come una casa di pietra in cui scoprire provenienza e caratteristiche del Peperone, per poi osservare gli antichi utensili utilizzati per la lavorazione, fino ad approdare ad una sala multimediale, in cui approfondire storie e feste legate al peperone e poi acquistare i prodotti.
Ad agosto, infatti, nel centro storico di Altino, si svolge il Festival del Peperone dolce di Altino e il Palio culinario delle contrade. Ogni contrada prepara un intero menu a base di peperone, partecipando ad un’avvincente sfida a base di ricette, davanti ad una giuria composta da Chef stellati.