L’Alto Molise è il mondo dei sanniti. L’area archeologica sannita più importante della storia antica si trova a Pietrabbondante, sempre in provincia di Isernia, a soli 20 minuti da Agnone e a 25 minuti da Isernia. Il grazioso paesino arroccato sulle rocce, dette “morge”, svetta dai suoi mille metri di altitudine nel cuore dell’Alto Molise. Quando si arriva a Pietrabbondante, nella passeggiata nel borgo, si può ammirare la piazza principale dove troneggia la statua dedicata al Guerriero Sannita, simbolo del Molise. In località Calcatello, si può ammirare il Santuario Sannitico più rilevante della storia antica, luogo di incredibili scoperte da parte del professore Adriano La Regina (Presidente INASA, Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte di Roma) coadiuvato da archeologi di tutto il mondo.
Meraviglioso il teatro in pietra caratterizzato da sedili anatomici, modanati nel II sec. a. C., unico nel suo genere, luogo ancora oggi di spettacoli teatrali ed antico “senato” della nazione Sannita. Era Pietrabbondante, infatti, il fulcro religioso e politico dell’orgoglioso popolo Sannita. Passeggiando nell’area archeologica si possono riconoscere gli antichi templi, la grande domus publica, le case botteghe e i nuovi ritrovamenti degli archeologi dell’INASA, in un regno ricco di fascino e di grandi storie.
L’area archeologica è uno scrigno inestimabile di monumenti datati tra gli inizi del V sec. a. C. e la fine del II sec. d. C., strutture dalla funzionalità istituzionale e religiosa, che oggi ne fanno il sito MiBACT più visitato del Molise.
Per completare il viaggio nel mondo sannita, si prosegue fino a Vastogirardi (Isernia), il cui abitato circonda un singolare Castello medievale a forma di recinto. A poca distanza dal paese, ci si immerge nella piccola area archeologica di località Sant’Angelo dove riconoscere i resti di un tempio sannitico del II secolo a.c. Questa area sacra era frequentata dai pastori, che percorrevano il vicino Tratturo Celano – Foggia con gli animali durante le transumanze. Ad Agnone, invece, si può visitare la mostra dedicata alla Tabula Osca, la cui copia originale è conservata al British Museum di Londra.