Viaggi a piedi con la guida ambientale escursionistica Antonio Meccanici, che svela segni e testimonianze della civiltà della Transumanza.
Montagne, boschi, fiumi, laghi, mare. Il Molise è una terra da scoprire lentamente, passo dopo passo, proprio come i pastori della Transumanza, da cui abbiamo ereditato, in qualche modo, lo stupore di godere di paesaggi sconfinati, di ascoltare i suoni della montagna, di instaurare un rapporto autentico con il mondo naturale e animale. Viaggiare lungo le rotte della Transumanza è una delle esperienze che oggi si possono vivere con la Guida AIGAE Antonio Meccanici, il protagonista di un nuovo Tour & Tasting lungo le vie erbose dei pastori in Alto Molise, con tappa al Museo di Arte Casearia e della Transumanza di Agnone.
Tra i viaggi a piedi, di più giorni, organizzati da Antonio Meccanici con il suo Molise Trekking, ce n’è uno che passa vicino al Tratturello di San Domenico a Carovilli, a pochi km dalla nostra Agnone. Il Molise tra Natura e Storia è un itinerario di 4 giorni che parte da Isernia e giunge a Pietrabbondante, passando per Pesche, Miranda, Pescolanciano e Carovilli. Circa 65 km di cammino, con tappa finale ad Agnone, il paese del Caciocavallo, per il pernottamento e la visita della città.

Chiesa di San Domenico – Carovilli (IS)
Cosa scoprono, in particolare, i viaggiatori che partecipano a questa escursione una volta giunti nella zona di Carovilli?
Il Tratturello di San Domenico, che prende il nome dall’omonima chiesetta che sorge alle falde del Monte Ferrante, mette in connessione il regio Tratturo Castel di Sangro-Lucera con il regio Tratturo Celano-Foggia, il tratturo della Riserva della Biosfera UNESCO. Non rientra ufficialmente nella carta dei regi tratturi del 1911, l’ultima prodotta dal Regno d’Italia, ma in passato ne ha fatto parte. «La Chiesa di San Domenico – spiega Antonio Meccanici – è il luogo in cui oggi si celebra una delle feste più importanti della comunità di Carovilli: la Tresca, il rituale della separazione delle gemme del grano dalla pianta, con l’impiego dei cavalli, nel modo più tradizionale». Una festa che si tiene ad ogni fine agosto e rievoca quel mondo contadino che è parte fondamentale dell’identità molisana. La Chiesa di San Domenico è testimone di questa identità e rivela molte curiosità sulla civiltà della Transumanza.
La Chiesa di San Domenico è una chiesetta rurale dedicata a San Domenico di Cocullo, risalente probabilmente al 1600. La struttura è affiancata da spazi all’aperto destinati nel passato ad ospitare pastori e greggi per il loro pernottamento durante la Transumanza. Gli elementi architettonici che arricchiscono l’edificio provengono dal Convento Benedettino di San Pietro il Tasso di Carovilli databile al IX-X sec., come la croce viaria antistante la Chiesa.

Museo di Arte Casearia e della Transumanza
C’è un’iscrizione particolare sulla facciata posteriore dell’edificio: la fida. Un’iscrizione che fungeva da tariffario per i pastori transumanti, invitati a pagare una tassa al Regno di Napoli, in base alla quantità di animali posseduti. «La Transumanza ha sempre avuto una giustizia legata alla Regia Dogana della Mena delle pecore di Foggia – racconta Antonio Meccanici -. Alla fine del 1700 tra il feudatario di Carovilli e i pastori di Transumanza vi fu una causa giudiziaria: i pastori non volevano più pagare la tassa per passare lungo i Tratturi. I 2/3 delle entrate del Regno di Napoli, tra il 1700 e il 1800, provenivano dalla Transumanza. E grazie a questi introiti, il Regno era tra più agiati come ricchezza privata della corona. Il feudatario fece causa ai pastori e la Regia Dogana intimò il pagamento di un tariffario a favore del signore di Carovilli, tutto in nome del re. Sulla facciata della chiesa c’è questo tariffario».
La civiltà della Transumanza era una realtà strutturata ed organizzata.
Tra le altre testimonianze che si possono notare lungo il percorso, la croce viaria, la quale aveva la funzione di orientare i pastori durante il cammino, indicando l’esatta direzione della via, e nello stesso tempo fungere da luogo di sosta e di preghiera. C’è inoltre un termine lapideo, che come le pietre miliari delle strade romane, aveva la funzione di segnare il percorso e far comprendere in quale posizione della strada si fosse arrivati. Era talmente importante che chi veniva sorpreso a danneggiarlo, era sottoposto a pena di morte.
Sono diversi gli spunti legati alla Transumanza nei viaggi organizzati da Antonio Meccanici. Itinerari che si immergono nell’anima più autentica del Molise. Sul sito web di Molise Trekking c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Antonio Meccanici si è laureato in Storia all’Università e dal 2017 lavora come Guida Ambientale Escursionistica AIGAE. Cresciuto in un’associazione giovanile ha imparato ad amare la natura, e accompagnando un gruppo scout alla scoperta del Molise ha avuto l’idea di promuovere il territorio molisano tramite viaggi a piedi. Organizza escursioni giornaliere, collabora con agenzie di viaggio per vacanze attive in bici, a cavallo e in barca a vela. È la guida di itinerari a piedi di più giorni nelle località più belle del Molise.
Per partecipare ad un viaggio con Antonio Meccanici:
Tel: +39 333 186 6182, email: info@molisetrekking.com