Tra 500 specie vegetali rare e ed esperienza nella natura dell’Alto Molise. A 25 minuti dal Museo di Arte Casearia e della Transumanza di Agnone, che racconta la storia dell’Appennino.
Il viaggio tra i meravigliosi luoghi da visitare in Molise, racchiuso nella nostra rubrica #molisestories, continua nel prezioso scrigno di biodiversità del Giardino di Flora Appenninica di Capracotta.
Dopo aver scoperto e raccontato sul nostro blog “Formaggi Vivi” il Castello di Pescolanciano (IS) e il Cvtà Street Fest, festival di street art di Civitacampomarano (CB), torniamo in Alto Molise, sul tetto della nostra regione, nel territorio d’origine della nostra famiglia.
Il Giardino di Flora Appenninica è tra i più alti d’Italia.
Ad un passo dal paese di Capracotta c’è il Giardino della Flora Appenninica, uno degli orti naturali tra i più alti d’Italia, a 1525 metri di altitudine e a 25 minuti di auto dal nostro Caseificio e dal Museo di Arte Casearia e della Transumanza.
Ci immergiamo nel suo straordinario mondo di specie vegetali, lasciandoci accompagnare dalla guida ed esperta Carmen Giancola.
Il Giardino della Flora Appenninica è il luogo ideale in cui fare esperienza e scoprire la biodiversità della natura altomolisana e dei pascoli da cui proviene il latte che rende preziosi i nostri formaggi.
Nel Giardino della Flora Appenninica, ci spiega Carmen, sono conservate e tutelate le specie vegetali della flora montana e altomontana autoctona dell’Appennino centro-meridionale.
Le specie sono circa 500, molte delle quali endemiche, rare e inserite nella Lista rossa della Flora italiana dell’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN), la più antica e universalmente riconosciuta organizzazione internazionale che si occupa di conservazione della biodiversità. Secondo i principi del Botanic Gardens Conservation International, il Giardino è impegnato non solo in attività di conservazione e cura del patrimonio floristico, ma promuove programmi di ricerca scientifica e progetta percorsi educativi e attività ricreative, volti ad un ampio pubblico.
Dei circa 10 ettari del Giardino della Flora Appenninica, 5 circa sono lasciati ad evoluzione naturale e sono monitorati per lo studio dei cambiamenti vegetazionali in seguito all’ abbandono del pascolo nelle aree montane, mentre i restanti sono gestiti per l’esposizione delle collezioni.
Un viaggio straordinario nella biodiversità.
I visitatori che giungono in quest’oasi naturale ad alta quota, vengono guidati attraverso numerosi ambienti naturali tipici del piano montano. Ci sono faggeta, abetina, roccaglia, rupe, palude e stagno. Inoltre, i visitatori hanno la possibilità di osservare zone tematiche, gestite a fini didattici, come i terrazzi dedicati alle piante officinali, ai frutti di bosco e alle varietà orticole autoctone, o le aiuole che ospitano piante endemiche e le piante d’alta quota dell’Appennino centro-meridionale.
La gestione delle aiuole prevede una cura costante nel contenere le specie infestanti, il monitoraggio delle condizioni di salute delle popolazioni e attività vivaistiche per la reintroduzione di individui a sostituzione di quelli che deperiscono o di nuove specie per ampliare le collezioni. Le attività di ricerca sono invece focalizzate, in particolare, su tematiche importanti, come gli effetti dei cambiamenti climatici globali sulla vegetazione d’alta quota.
Il Giardino della Flora Appenninica è aperto a tutti ed oltre essere un luogo molto interessante da visitare, ha anche una funzione sociale ed inclusiva. C’è un Percorso dei Sensi dedicato a ipovedenti e non vedenti, progettato adattando il percorso già esistente rivolto ai disabili motori. Sono infatti state installate lungo il percorso 4 aiuole con piante aromatiche corredate di pannelli descrittivi in braille oltre a 4 pannelli informativi visivo tattili, dotati di QR code e sensori di prossimità NFC. In questo modo tutti, anche le mamme con il passeggino, gli anziani o le persone con difficoltà motorie temporanee possono passeggiare nel Giardino e godere delle sue meraviglie.
Nel Giardino si organizzano laboratori ed esperienze attive nella natura.
È un laboratorio all’aperto per l’educazione ambientale e il turismo naturalistico, che ogni anno richiama numerosi appassionati, soprattutto da fuori regione. E durante l’estate i bambini, ma anche i grandi, diventano protagonisti di laboratori creativi ed eventi, come i seminari sull’utilizzo delle piante officinali in cucina o nella preparazione di detergenti vegetali per la pulizia della casa, o ancora workshop di fotografia naturalistica o di birdwatching e corsi brevi di pilates all’aperto.
L’idea del Giardino della Flora Appenninica è nata dal naturalista Valerio Giacomini, che diede l’input per la sua creazione nel 1963. Oggi è gestito da un consorzio tra il Comune di Capracotta, il Dipartimento Bioscienze e Territorio – Università del Molise e la Regione Molise.
Il Giardino della Flora Appenninica è aperto dal 15 aprile al 31 ottobre 2019, dalle ore 8.00 alle 18.00. L’ingresso è gratuito.
Per prenotare una visita guidata si contattare 340 6449336 / 349 6107487 oppure scrivere a: giardinocapracotta@unimol.it
Per completare il viaggio nella natura altomolisana, vi aspettiamo ad Agnone, nel nostro Museo di Arte Casearia e della Transumanza, esperienza multisensoriale nella storia del territorio e nella storia socio-economica dell’Italia meridionale, con la sua spina dorsale: l’Appennino.